L’Ultima Cena

Gesù lava i piedi agli Apostoli
Quando Gesù arrivò a Gerusalemme con i suoi discepoli la folla lo accolse con goia, non solo per i molti miracoli da lui compiuti, ma anche per il suo messaggio così nuovo per quel tempo.
Il giovedì sera, poco prima che Gesù iniziasse a consumare la cena di Pasqua con gli Apostoli…

… si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio di cui si era cinto. Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci, ma lo capirai dopo».
dal Vangelo di Giovanni 13, 4-7

 
Ai discepoli sconcertati Gesù spiegò che, come lui si era fatto loro servo, così essi dovevano sempre essere pronti a servire tutti i fratelli con umiltà ed amore. Gesù offre una lezione di grande umiltà: Egli è Dio, è Figlio di Dio, e si china davanti all’uomo per compiere un gesto che abitualmente facevano i servi. Nel Giovedì Santo si ripete questo rito come segno di servizio verso tutti.

In genere il gesto del lavare i piedi era riservato ai servi o agli schiavi, esso è un dunque un gesto di estrema umiltà ed umiliazione, il cui senso è spiegato da Gesù stesso:

  « Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: Sapete ciò che vi ho fatto? Voi Mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. Se dunque Io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho fatto Io, facciate anche voi. »   ( Giovanni 13,12-15, su laparola.net.)