Nel giugno del 1965, un giovane occhieppese riceveva l’ordinazione sacerdotale: Renzo Diaceri diventava “don Renzo” e celebrava nel paese
natio la sua prima Messa. Da quel momento in poi, la sua missione pastorale si sarebbe svolta per ben cinquant’anni in un’unica parrocchia, quella di Lessona, dapprima come viceparroco e in seguito come parroco. Il rapporto con la nostra comunità non si è comunque mai interrotto: don Renzo ha continuato a venire ad Occhieppo in circostanze liete e tristi, per celebrare matrimoni e battesimi, per accompagnare qualche amico nell’ultimo viaggio terreno, o anche semplicemente per incontri e momenti conviviali. In particolare, sempre forte è rimasto il suo legame con i coscritti del 1941, con i quali aveva condiviso gli anni della scuola e dell’adolescenza, che sono stati anche gli anni in cui è nata e cresciuta la sua vocazione al sacerdozio. Ed è per questo che proprio i coscritti hanno voluto festeggiare con particolare solennità i cinquant’anni di messa di don Renzo, organizzando una serie di iniziative in parrocchia. Lunedì 26 ottobre è stato invitato a celebrare l’Eucarestia al Cerino Zegna, istituto a cui ha sempre dichiarato di sentirsi molto legato. Ma la giornata principale di festa è stata domenica 8 novembre: don Renzo ha celebrato la Messa solenne in parrocchia, alle ore 10,30. All’inizio della funzione, il parroco don Fabrizio gli ha rivolto il saluto e l’augurio dell’intera comunità, e attraverso la lettura di alcuni brani tratti dai bollettini del 1965 ha rievocato i momenti della sua prima messa a Occhieppo. don Renzo, dal canto suo, nell’omelia è tornato con la memoria agli anni della giovinezza e della vocazione, ma anche a tutti questi cinquant’anni in cui il filo dei rapporti e dell’amicizia non si è mai spezzato. All’offertorio, tra i vari doni recati all’altare vi è stata anche una busta contenente le offerte raccolte in queste settimane tra i parrocchiani: una somma che don Renzo deciderà a quale scopo destinare. Al termine della celebrazione, la festa è proseguita con il pranzo nel salone della Fides. Prima di iniziare, un coscritto ha pronunciato a nome di tutti un breve intervento, in cui sono stati rievocati alcuni simpatici episodi della scuola. Verso la fine, è stato don Renzo a fare una sorpresa, proponendo la registrazione dell’omelia tenuta dall’allora viceparroco don Maculan in quella prima Messa.
La giornata si è così conclusa tra i ricordi ma anche con uno sguardo al futuro: con un augurio di tutti i presenti a don Renzo affinché il Signore lo
guidi e lo sostenga ancora nella sua opera pastorale, e una preghiera perché non manchino, nonostante i tempi difficili, altri giovani che compiano la coraggiosa scelta del sacerdozio e del servizio pieno e totale alla comunità cristiana.

Simone Pavignano